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3 negozi per portare souvenir originali da Barcellona

Souvenir Maxo

Alla fine di un viaggio, abbiamo sempre voglia di portare un piccolo souvenir ai nostri amici e parenti. Non è facile scegliere, no? Non si sa mai cosa prendere per evitare di cadere nei cliché dei negozi di souvenir turistici e sempre “made in China”.

Vi propongo tre idee regalo, starà a voi scegliere quella che preferite.

Galeria Maxó: Una foto ricordo in rilievo

Sulle pareti della Galería Maxó, piccoli quadretti in legno riproducono diversi angoli della città antica. Porte ricoperte da fiori o graffiti, facciate di bar o negozi sono immortalati nelle foto. La prima immagine è uno scorcio di una porta o una finestra, che lascia intravedere l’interno di una stanza, con lo scopo di creare l’idea di profondità su due piani.

  • Scegliete un bar che vi ha colpito, una strada che avete percorso, un ristorante che vi è piaciuto o un posto che vi è rimasto impresso. Ogni scusa è buona per un souvenir che immortala un posto che vi è rimasto nel cuore.
  • Maxó Rennella è un artista che ha più di un asso nella manica. Espone poster, quadri di grande formato, opere di assemblaggio di tutti i tipi e vende oggetti vintage, come macchine fotografiche.

Un trenino fa il giro dei negozi su binari agganciati al soffitto… non guardatelo troppo a lungo o vi farà girare la testa!

Dove? Carrer dels Carders, 25  e Carrer Petritxol, 18 nel quartiere gotico
Quando? Tutti i giorni dalle 11:00 alle 22:00
Quanto? 23€ per una foto ricordo
Perché? Per la sua originalità

Un “Souvenir Singular”

Souvenir Singular

Manel Bonet ha creato souvenir di qualità, che rappresentano oggetti e gadget simbolici di Barcellona. Con l’estro artistico di Martí Abril e David Torrents, propone borse, magliette, tazze, taccuini, fino alle calamite. Tutti questi oggetti ricreano l’iconografia urbana di Barcellona attraverso un’estetica contemporanea, mostrando, in questo modo, la ricchezza culturale della città.

Le grafiche sono suddivise in 3 collezioni: souvenir tutt’altro che stereotipati della città!

  • Eixample: la scacchiera architettonico del quartiere Eixample con l’Avinguda Diagonal che lo attraversa.
  • Singular: rappresentazioni del modernismo attraverso le opere di Gaudí, come la Casa Batlló, la Pedrera o i lampioni del Passeig de Gràcia.
  • Flower: il celebre fiore di Barcellona, chiamato anche “Panot”, rappresentato sui marciapiedi tipici della città. Ha origine dalla Casa Amatller, disegnata dall’architetto Josep Puig i Cadafalch nel 1900.

Dove?

In numerosi bookshop dei musei della città
Quando? Varia a seconda degli orari del museo. Potete anche acquistare alcuni oggetti online.
Quanto? Da 3 a 22 euro
Perché? Per un souvenir di design e culturale.

Kitsch: Un ventaglio come ricordo del calore di Barcellona

Souvenir ventagli Kitsh

Troverete sicuramente ciò che fa per voi nel negozio di Guadalupe, un piccolo ambiente dai mille ventagli esposti sulle pareti in pietra e aperto “dalle Olimpiadi del 1992”, come lei stessa afferma.

  • Vedrete ventagli in legno di pino o di qualità più pregiata: pero, melo e ciliegio. Alcuni sono in cotone e pizzo cucito a mano da sarte italiane.
  • Una collezione è dipinta a mano da artisti come Pere Munné, un pittore catalano.
  • Questa è la caverna delle meraviglie! Ci sono ventagli di ogni forma e colore, con prezzi che vanno da 1 a 200 euro.

  • Con ogni acquisto riceverete in omaggio un foglietto esplicativo, che vi mostra il significato delle diverse posizioni in cui mettere il ventaglio.

Guadalupe è lei stessa un’artista, che crea bambole di cartapesta. La sua gemella, a suo dire “più folle di lei”, ha realizzato una ballerina di flamenco, una mamma con il suo bambino e un signore anziano a grandezza naturale, che sorvegliano a turno il negozio.

Dove? Plaça Montcada, 10 nel quartiere del Born
Quando? Dal lunedì al sabato, dalle 11:00 alle 20:00
Quanto? Da 1 a 200€
Perché? Perché è un souvenir che piace. Da regalare a parenti e amici, o per un piccolo auto-regalo!

Souvenir tipici, utili e di qualità, sempre meglio che un oggetto banale, no?

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