20 informazioni e aneddoti che forse non sapevate su Barcellona
Barecllona è una città piena di segreti e si raccontano numerosi aneddoti simpatici sul suo conto! Per provarvelo, ecco 20 informazioni che sicuramente non sapevate… Pronti a vedere Barcellona con occhi nuovi?
1. I sudoku della Sagrada Familia
Sulla facciata della Passione della Sagrada Familia troverete incisi vari cubi raffiguranti 6 o 16 cifre. Non sono dei sudoku, ma un’allegoria religiosa: la somma delle cifre su una stessa riga, colonna o in diagonale fa sempre 33, ovvero l’età a cui Gesù fu crocifisso.
2. Le torri gemelle di Plaça Espanya
Le due torri gemelle che abbelliscono Plaça Espanya sono soprannominate “torri veneziane” perché l’architetto Ramón Reventós si è ispirato al campanile della Basilica di San marco di Venezia per costruirle.
3. Le sculture immorali
Nel quartiere gotico troverete una testa di donna scolpita in un angolo del Carrer dels Mirallers. Questa testa è chiamata “carassa” e aveva l’obiettivo di far capire a tutti (analfabeti inclusi) che c’era una casa chiusa nei paraggi.
4. I gargouille della cattedrale
La cattedrale di Barcellona è decorata con molti gargouille a forma di elefanti, unicorni e altri animali. La leggenda narra che tra questi ci siano streghe pietrificate per non aver rispettato il passaggio del Corpus Christi.
5. Le fontane di Parigi
Le fontane Wallace, facilmente riconoscibili perché decorate con donne vestite con lunghe tuniche, furono create per abbellire le strade di Parigi. Lo scultore ne ideò altre 50, e di queste 12 vennero regalate a Barcellona. Soltanto due si conservano ancora ai giorni nostri: quella sulle Ramblas di fronte al museo delle cere, l’altra all’incrocio della Gran Vía e del Passeig de Gràcia.
6. La seconda piazza più grande al mondo
La Plaça del Fòrum è la seconda piazza più grande al mondo, dopo la piazza Tian’anmen a Pechino. È coperta da un enorme sistema fotovoltaico grande quanto uno stadio da calcio: impressionante!
7. La “bruttezza” della Pedrera
La bellissima Casa Milà (conosciuta anche con il nome di Pedrera) fu detestata dai suoi contemporanei, che la vedevano simile a un dirigibile o a una mona de Pascua (un dolce tipico delle feste di Pasqua in Catalogna). Si dice che George Clemenceau, venuto a Barcellona per tenere un discorso, sia rimasto molto sorpreso vedendo l’opera di Gaudí. Secondo un aneddoto sarebbe addirittura ripartito in fretta senza tenere il suo discorso… .
8. La fontana più antica di Barcellona
La fontana più antica di Barcellona si trova nel quartiere gotico, sulla Plaça de Sant Just (la stessa del bar-ristorante Bliss). È in puro stile gotico, con i suoi tre volti umani e la figura di un’aquila che cattura una pernice (omaggio alla caccia, una delle passioni del committente della fontana).
9. Le Ramblas e il Barça
La fontana di Canaletas, situata nella parte alta delle Ramblas, è punto di ritrovo dei tifosi del Barça per festeggiare la vittoria della squadra. E non è un caso: la redazione del giornale sportivo La Rambla, con sede a pochi metri dalla fontana, aveva l’abitudine di scrivere il punteggio delle partite in tempo reale su una grande lavagna visibile dalla strada. Oggi non esiste più, ma la tradizione del post-partita è rimasta tra i tifosi.
10. Le fontane del ritorno
La leggenda vuole che se gettate una moneta nella fontana di Plaça Reial tornerete a Barcellona. Bere l’acqua dalla fontana di Canaletas avrebbe lo stesso effetto. Sta a voi tentare e poi ci direte se avevano ragione… .
11. Il grattacielo medievale
Il mirador del re Martí, che sormonta Plaça del Rei nel quartiere del Gòtic, in epoca medievale era considerato l’edificio più alto al mondo. Un antenato dei grattacieli, insomma!
12. La spiaggia della vergogna
Le spiagge di Barcellona sono una delle più grandi attrazioni della città, ma non è sempre stato così! Fare il bagno a mare diventò di moda solo durante il XIX secolo, ma le condizioni erano severe e non esistevano spiagge miste. La spiaggia si Sant Sebastià fu la prima a essere aperta sia a uomini che a donne. E non senza destare scandalo!
13. Il mistero di Colombo
Tra le Ramblas e il porto si erge la statua di Cristoforo Colombo. In piedi, punta il dito verso l’orizzonte. Molti si chiedono cosa stia indicando.
Sono state avanzate due ipotesi: indica il mare, che l’ha portato al Nuovo Mondo (anche se l’America, in effetti, si trova nella direzione opposta), o indica in direzione di Genova, la sua città d’origine?
14. La cisterna nascosta del Park Güell
Sotto la sala ipostila del Parc Güell si nasconde una cisterna. Raccoglie l’acqua piovana che cade sulla piazza circondata dalle famose panchine ondulate e variopinte (proprio al di sopra della sala ipostila), incanalandola attraverso le grondaie nascoste nelle colonne della sala. Quest’acqua piovana serve, poi, ad alimentare la fontana della salamandra e altri punti del parco. Ecco un bell’esempio di architettura sostenibile!
15. Lo strano drago con l’ombrello
L’impressionante scultura di un drago si nasconde sotto una delle facciate delle Ramblas. In uno stile che unisce influenze cinesi e art déco, sostiene un lampione e un ombrello. Curioso, no? Sì, ma non troppo: l’edificio su cui si trova è, infatti, una vecchia fabbrica di ombrelli. Il drago era stato concepito come trovata pubblicitaria per attirare l’attenzione e promuovere gli oggetti in vendita.
16. La casa più antica di Barcellona
La casa più antica di Barcellona si trova al numero 6 del Carrer de Sant Domènec del Call, nel quartiere gotico. Abitata fin dal XII secolo, i muri sono adesso inclinati per il terremoto del 1428.
17. La devozione a Ermes
Il dio Ermes appare moltissime volte sugli edifici della città: nella Basilica di Santa María del Mar, sul palazzo della posta, sulla Via Laietana, nel Palau Robert, sull l’Arc de Triomf…: è onnipresente! Risale al XIX e XX secolo, il periodo dello sviluppo commerciale di Barcellona. Ermes era il santo patrono dei commercianti e furono loro a rappresentarlo ovunque per attirare successo e denaro.
18. I lampioni di Gaudí
Si associa spesso Gaudí ai suoi capolavori, come la Sagrada Familia e il Park Güell, ma ha realizzato anche altri lavori per la città di Barcellona. Ad esempio, a lui si devono i lampioni a sei braccia che illuminano oggi Plaça Reial.
19. I lavatoi modernisti
Sul Portal de l’Àngel, un grande viale pedonale pieno di negozi, si vede una fontana ricoperta di piastrelle variopinte. Sono antichi lavatoi pubblici risalenti all’epoca medievale. Le piastrelle sono state aggiunte dopo, per abbinare i lavatoi alla tendenza art nouveau in voga all’epoca.
20. L’effetto ottico della Plaça Reial
La Plaça Reial è un capolavoro di simmetria. Tuttavia, quest’effetto è stato ottenuto dall’architetto attraverso un gioco di prospettive: la piazza non è rettangolare, ma ha la forma di un trapezio. Le colonne, inoltre, non sono tutte equidistanti l’una dall’altra e questo, paradossalmente, rafforza l’effetto di simmetria.