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La Casa Vicens a Barcellona: il primo capolavoro di Antoni Gaudí

casa vicens strada

La Casa Vicens, patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2005, è un tesoro nascosto in una stradina del grazioso quartiere di Gràcia. 

Vero preludio dell’Art Nouveau catalana, questa prima grande opera di Gaudí cattura inevitabilmente l’occhio dei passanti. Anche se fa parte di un capitolo meno conosciuto dell’impressionante carriera architettonica di Gaudí, vale la pena includerla nel tuo programma di visite.

Storia della Casa Vicens di Gaudí dal 1883 a oggi

casa vicens storia

Costruzione della Casa Vicens

1883: Gaudí ha solo 31 anni quando Manuel Vicens i Montaner gli affida il suo primo grande progetto: la costruzione di una casa di vacanza a La Vila de Gràcia, un villaggio allora lontano dal centro di Barcellona. In seguito, l’espansione urbana di Barcellona farà sì che questo villaggio diventi un quartiere centrale della capitale catalana.

1883-1885: Questi sono gli anni della costruzione di Casa Vicens. Gaudí si ispira all’arte orientale e si circonda di artigiani prestigiosi per creare la sua prima opera di grandi dimensioni. Qui a predominare sono le linee rette, non le curve che saranno prevalenti nei suoi capolavori successivi.

Casa Vicens: ampliamenti e modifiche

casa vicens storia foto

1899: Dolors Giralt, la vedova di Manuel Vicens, vende la proprietà al dottor Antonio Jover i Puig, che decide di farne la sua residenza principale.

1925-1927: Gaudí, completamente assorbito dalla costruzione della Sagrada Familia, raccomanda l’architetto Joan Baptista Serra de Martinez. Questi dirige i lavori di ampliamento della casa e la costruzione di un piccolo tempio dedicato a Santa Rita.

1935: Subentra L’architetto Ortenbach Bertran, e dirige l’ulteriore ampliamento della Casa Vicens.

1946: La Casa Vicens viene divisa in due e la cascata disegnata da Gaudí viene demolita.

1963: Anche il tempio dedicato a Santa Rita viene demolito.

Casa Vicens: monumento storico e patrimonio dell’umanità

1969: Casa Vicens viene dichiarata monumento storico e artistico di interesse nazionale dal governo spagnolo.

2005: Casa Vicens viene dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, insieme ad altri capolavori di Gaudí come la cripta della Colonia Güell, Casa Batlló e la facciata della Sagrada Familia.

2014: La famiglia Herrero Jover vende la Casa Vicens alla banca andorrana MoraBanc, che ha in progetto di restaurarla nel modo più fedele possibile al progetto originario e trasformarla in museo. L’obiettivo del nuovo proprietario è quello di tornare a far splendere, quanto più possibile, l’essenza della casa così come creata da Gaudí.

Casa Vicens: restauro e apertura al pubblico nel 2017

facciata simmetrica casa vicens

Marzo 2017: Un team di architetti e artigiani inizia a lavorare intensamente su questo grande progetto. I pezzi disegnati da Gaudí sono restaurati ma non modificati. Tutti sono impegnati a conservare o recuperare, per quanto più è possibile, i materiali e le opere originali dell’epoca di Gaudí. Per esempio la cascata, demolita nel 1946, viene fedelmente ricostruita.

16 novembre 2017: Casa Vicens apre per la prima volta le sue porte al pubblico.

Casa Vicens a Barcellona: descrizione

La natura, la principale fonte di ispirazione di Gaudí

Gaudí si è sempre ispirato alle meraviglie della natura per creare i suoi capolavori. Casa Vicens, una delle sue prime opere, non fa eccezione.

griglia casa vicens gaudi barcellona

Questo è evidente ancora prima di entrare, già in strada, dove  il cancello in ferro battuto di Casa Vicens (identico a quello del Parc Güell) è adornato da foglie di palma, mentre i garofani decorano le piastrelle della facciata. 

Questo riferimento alla natura è presente anche in tutte le stanze della casa. In effetti, nel suo progetto Gaudí si assicura di creare un dialogo costante tra natura e architettura, e di stabilire un’armonia tra fra gli spazi interni e quelli esterni di Casa Vicens.

La facciata di Casa Vicens

facciata casa vicens

La sua facciata rossa e crema –  rivestita di piastrelle in ceramica verdi e bianche decorate con fiori –  è in stile orientale e mudejar e si offre alla vista dei passanti come un intreccio di forme rettilinee e geometriche non comuni nelle opere successive di Gaudí.

casa vicens strada 2

L’originalità della sua facciata principale sta nel fatto che non si affaccia sulla strada ma sul giardino. All’epoca della sua costruzione, questa facciata godeva di una prospettiva molto più ampia, dato che il giardino originale era molto più esteso di quanto non sia oggi.

Il giardino di Casa Vicens

casa vicens giardino

Il giardino ha subìto molteplici interventi di riduzione. Il team che ha lavorato al restauro della Casa Vicens ha cercato di ricreare al meglio la vegetazione e l’atmosfera accogliente che caratterizzava lo spazio esterno della casa al momento della sua costruzione. 

In fondo al giardino si trova una bella  caffetteria, circondata  da magnolie, palme e piante rampicanti.

casa vicens fiori

L’interno di Casa Vicens

Il piano terra

Il piano terra è la parte più di rappresentanza della casa. È qui che si trovavano i salotti e gli ambienti comuni. Ha un ingresso, una grande sala da pranzo, una galleria coperta e una sala fumatori molto bella.

sala fumatori
La sala fumatori della Casa Vicens

Il primo piano della Casa Vicens

casa vicens muri

Al primo piano ci sono due camere da letto, un bagno e un soggiorno. 

Una decorazione a motivi vegetali ricopre le pareti e i soffitti delle diverse stanze. Sempre attento ai più piccoli dettagli, Gaudí fece in modo che i motivi floreali della camera da letto dei Vicens fossero diversi a seconda di chi, marito o moglie, occupasse i diversi spazi della stanza.

Ha inoltre progettato un bel terrazzino in stile orientaleggiante, da cui è possibile ammirare tranquillamente l’esterno senza essere visti.

Il secondo piano

mostra video casa vicens

Il secondo piano è oggi un’area espositiva che fornisce ai visitatori informazioni sulla storia della casa e sulle tecniche e i materiali rivoluzionari utilizzati da Gaudí e dagli artigiani che parteciparono alla costruzione della casa.

Il tetto piatto

torre casa vicens

Qui Gaudí ha creato la prima terrazza sul tetto della sua carriera. Ha scelto di decorarla con piccole cupole di ispirazione orientale che richiamano le ceramiche della facciata. Quattro piani inclinati, ricoperti di piastrelle e uniti da una passerella, permettono di raccogliere l’acqua piovana.

Il seminterrato

La libreria si trova nello stesso spazio occupato originariamente dalla rimessa del carbone.

Vale la pena visitare Casa Vicens?

Sì, soprattutto se ami l’architettura di Gaudí

Questo primo capolavoro di Gaudí è in uno stile architettonico molto diverso dalle più celebri case (come la Casa Batlló o la Casa Milà) che l’architetto avrebbe in seguito costruito lungo l’elegante Passeig de Gràcia.

casa batllo milà
Casa Milà (Pedrera) a sinistra e Casa Batlló a destra

Se questa è la tua prima visita a Barcellona, ti consiglierei di visitare innanzitutto la Sagrada Familia e altri tesori architettonici più rappresentativi dell’Art Nouveau, come la Casa Batlló, La Pedrera (o Casa Milà) o il Palau de la Música dell’architetto Doménech i Montaner. 

Ma se, come me, l’Art Nouveau ti appassiona e vuoi scoprire altre sfaccettature della creatività artistica di Gaudí, non esitare a visitare Casa Vicens.

La visita – che presenta tra l’altro il vantaggio di essere fatta in piccoli gruppi, come la Torre Bellesguard o il Palau Güell – permette di comprendere in pieno l’incredibile evoluzione estetica di questo artista geniale. Casa Vicens merita senz’altro una visita, soprattutto se si vuole uscire dai sentieri più  battuti dai turisti.

Le mie impressioni durante la visita

Ho avuto la fortuna di scoprire la Casa Vicens pochi giorni prima della sua apertura al pubblico. Ho quindi  potuto assistere alle ultime ore di restauro di questa incredibile costruzione. L’eccitazione e l’entusiasmo erano palpabili.

Ho visto, per esempio, come gli artisti hanno recuperato il blu profondo e l’oro originali della sala fumatori, una piccola oasi orientale di cui mi sono innamorata.

interno blu casa vicens

Conoscendo l’ossessione di Gaudí per la luce naturale, di cui ha sempre voluto inondare le sue architetture, sono rimasta sorpresa dall’oscurità in cui sono immerse alcune delle stanze della casa. Poi ho capito. In realtà in origine il giardino era molto più grande. Quindi all’epoca della sua costruzione nella casa entrava molta più luce naturale. Oggi purtroppo non è più così, perché nel corso degli anni Casa Vicens è stata progressivamente stretta nella morsa delle costruzioni vicine.

Quando ci sono tornata, dopo l’apertura, ho trovato che le informazioni date in 3 lingue (catalano, spagnolo, inglese) sui pannelli esplicativi fossero chiare, sintetiche e molto istruttive. Peccato, però che non siano tradotte anche in italiano.

Sono rimasta favorevolmente colpita dall’estetica della nuova scala, con le sue linee pulite e contemporanee, progettata da Elías Torres, José Antonio Martínez Lapeña e David Garcia. Ritengo che il team che ha restaurato questa incredibile casa sia riuscito a fondere modernità e storia con grande eleganza.

scala casa vicens

Casa Vicens: indirizzo, accessibilità, orari di apertura e biglietti

  • Indirizzo: Casa Vicens si trova in Carrer de les Carolines, numeri 20-26, nel quartiere di Gràcia (metro Fontana).
  • Accessibilità: Casa Vicens è accessibile alle persone con mobilità ridotta.
  • Apertura: Si può visitare tutti i giorni dell’anno tranne il 25 dicembre, l’1 e il 6 gennaio.

Orari di apertura dal 1 ottobre al 31 marzo:

  • Lunedì dalle 10 alle 15
  • Da martedì a domenica dalle 10 alle 19

Orari di apertura dal 1 aprile al 30 settembre:

  • Da lunedì a domenica dalle 10 alle 20

Biglietti d’ingresso: prezzi e sconti

Il biglietto a prezzo intero di Casa Vicens costa 16 euro. Tuttavia c’è la possibilità di ottenerlo a un prezzo inferiore ed esistono varie riduzioni. 

Visitare Casa Vicens gratuitamente

La visita è gratuita per le seguenti categorie di persone:

  • bambini sotto gli 11 anni 
  • accompagnatori di persone a mobilità ridotta
  • membri del club super3 
  • membri dell’ICOM (International Council of Museums).

Interessa anche a te scoprire un capitolo meno noto dell’opera di Gaudí? Allora, buona visita!

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