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Barcellona: una full immersion prima di un viaggio indimenticabile!

Barcellona panorama visto attraverso una macchina fotografica reflex

Sui suoi grandi viali, nelle stradine strette del quartiere gotico o sul suo lungomare, ci si sente sempre in vacanza a Barcellona, anche se la sua atmosfera piacevole la rende familiare. Insomma: la vita è bella nella capitale catalana, affascinante e ricca di storia. E oggi ve la presentiamo nei minimi dettagli.

Barcellona: geografia, lingue e società 

Capitale della regione autonoma della Catalogna, Barcellona si trova nel nord-est della Spagna, a sud dei Pirenei, e si affaccia sul Mediterraneo.

carta geografica di Catalogna i di Spagna
Con i suoi 101 km², Barcellona occupa quasi la stessa superficie di Parigi, ma è molto meno popolosa, raggiungendo 1,6 milioni di abitanti.

A Barcellona si parla sia il catalano, la lingua regionale, sia il castigliano, la lingua nazionale. Cosmopolita, moderna e internazionale, Barcellona è una città in cui sentirete parlare tutte le lingue del mondo. Ma niente paura: non avrete difficoltà a farvi capire, qualunque sia la vostra lingua madre!

Barcellona: Un po’ di storia 

Fondazione

Nel I secolo a.c viene fondata una colonia chiamata Barcino nell’attuale Barcellona. Nella città antica sono ancora visibili tracce delle mura, costruite per proteggere gli abitanti dalle incursioni nemiche. L’insediamento venne conquistato dai barbari, poi dagli arabi nel 715.

In questo video in 3D vedrete l’aspetto della città romana di Barcino nel III secolo.

Sviluppo

Dopo la “Reconquista” (riconquista) portata avanti dai re cattolici, la Catalogna divenne un’importante regione in Spagna e Barcellona una contea a sé stante. La città conosce, quindi, una fase di ricchezza e benessere e si trasforma in potenza commerciale strategica, soprattutto nei secoli XIII e XV.

Evoluzione

Nel 1469, il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona segnò una svolta decisiva per la regione, in quanto il potere venne trasferito a Madrid. Nonostante tutto, la Generalitat, l’organismo politico in Catalogna, riesce a conservare la sua sovranità politica e giuridica, permettendo alla regione di mantenere la propria valuta, la propria lingua e il proprio sistema fiscale.

Il declino economico, le epidemie, le scorrerie e le differenze tra le città e le campagne, portarono  i catalani alla rivolta contro il potere centrale, che ebbe luogo alla fine del XVI secolo. Il 1714 segnò la fine della Generalitat, abolita dal re Felipe V, che ordinò la costruzione della rocca di Montjuic per controllare e minacciare Barcellona con le armi.

Solo nel XVIII secolo la Catalogna si trasformò nuovamente, sviluppando l’agricoltura e il commercio con le Americhe.

Rinascimento catalano

Il XIX secolo si caratterizzò per lo sviluppo di un movimento, chiamato la “Renaixença”, simile al romanticismo europeo. Il “rinascimento catalano” è sia sociale, che economico, identitario e culturale. Il nome deriva dalla volontà di far rinascere il catalano come lingua della letteratura e della cultura.

Rivoluzioni e tensioni

Barcellona Settimana Tragica

Nel 1842 il popolo catalano si ribellò ancora una volta contro la politica del governo e proclamò un “autogoverno”. Il primo sciopero generale scoppiò nel 1855 e la Catalogna svolse un ruolo centrale nella rivoluzione chiamata Settembrina del 1868. La regina Isabella II venne spodestata e la Spagna proclamò la Repubblica per la prima volta nel 1873. Un anno più tardi l’arrivo al potere di Alfonso III riportò al potere la monarchia.

Le agitazioni non destabilizzarono lo sviluppo di Barcellona, che ospitò l’esposizione universale nel 1888.

Ma il contesto politico rimase terreno di tensioni tra la Catalogna e il Governo. Dopo violenti scontri, in particolare quelli della Settimana Tragica, la regione creò, nel 1914, la Mancomunitat catalana, considerato il primo tentativo di governo autonomo.

Nel 1923 il generale Primo de Rivera approfittò dell’instabilità politica e degli scioperi generali per organizzare un colpo di stato, instaurare una dittatura e punire la Catalogna.

La II Repubblica spagnola nacque nel 1932, quando Madrid consentì al partito repubblicano catalano di proclamare la prima Repubblica catalana, velocemente trasformata nella Generalitat della Catalogna. I conflitti, però, sono ancora lontani dall’essere appianati.

La Guerra civile

Barcellona-bombardamenti guerra civile

Nel 1936 scoppiò la Guerra Civile, che oppone i repubblicani, di sinistra, e i nazionalisti, i ribelli guidati dal generale Franco. Le truppe nazionaliste erano meglio equipaggiate e riuscirono a conquistare Barcellona, diventata un importante bastione repubblicano.

Il periodo franchista

Franco prese il potere nel 1939 e instaurò una dittatura che sarebbe durata 36 anni. Molti spagnoli dovettero lasciare il paese e il dittatore vietò ogni espressione d’identità culturale catalana. Venne soppressa la Generalitat e condannato a morte il suo presidente. L’uso del catalano venne vietato nei luoghi pubblici e fu solo negli anni 50-60 che riaffiorarono le prime manifestazioni della cultura catalana.

Il ritorno alla democrazia

Nel novembre 1975 il generale Franco morì e Juan Carlos venne incoronato re di Spagna. Due anni dopo, vennero convocate le elezioni, che assegnarono la guida del Governo all’Unione di Centro Democratico e Adolfo Suarez divenne primo ministro.

Nel 1979 venne ristabilita la Generalitat con il suo statuto di autonomia. Jordi Pujol venne eletto presidente un anno dopo e rimarrà a capo dell’istituzione per 23 anni. La Costituzione del 1978, che decreta la separazione dei poteri tra lo Stato e le comunità autonome, venne approvata nel 1982.

1992: una data chiave per Barcellona

Barcellona Olimpiadi 1992

Nel 1992 Barcellona ospitò con entusiasmo le Olimpiadi estive. Approfittò dell’occasione per dar sfoggio della sua bellezza, con ristrutturazioni alle facciate e una riorganizzazione della città nel suo insieme: dal lungomare alle strade agli stabilimenti turistici.

E una vera e propria svolta per Barcellona! La capitale catalana divenne per l’occasione una meta turistica gettonata e rinomata!

La crisi economica

Dopo un lungo periodo di crescita economica, scoppia la crisi e il tasso di disoccupazione in Spagna supera il 25% nel 2010.

I dibattiti sullo statuto della Catalogna riprendono più intensi che mai.

La politica in Catalogna bandiera catalana

La Spagna è una monarchia costituzionale, suddivisa in 17 Comunità autonome. Lo Stato centrale ha il potere decisionale in merito a questioni come difesa, giustizia, politica estera, oltre che in ambito monetario e fiscale. La Catalogna, così come i Paesi Baschi e la Navarra, dispongono di un’autonomia più ampia rispetto alle altre Comunità.

Il 18 giugno 2006 un referendum porta all’approvazione di un nuovo statuto per l’autonomia in Catalogna. Tuttavia, nel 2010 il Tribunale costituzionale spagnolo annulla una decina di articoli, in particolare quelli sulla lingua e l’autonomia del potere giudiziario. Il concetto di « nazione catalana » che appaiono nel preambolo, sono giudicati “anticostituzionali”. Tale decisione da parte del Tribunale sfocia in una lunga manifestazione, che riunisce oltre un milione di persone nelle strade di Barcellona.

Nel 2012 il Partito Popolare, conservatore, vince le elezioni e Mariano Rajoy diventa primo ministro.

Nel settembre 2013 viene organizzata in Catalogna un’immensa catena umana per chiedere al Governo spagnolo un referendum per l’autodeterminazione.

Nel giugno 2015 Ada Colau, con l’appoggio di Podemos (partito nato dal movimento degli Indignati), diventa sindaco di Barcellona.

2017: l’anno della svolta

Il referendum del 1° ottobre 2017

Le tensioni tra il Governo catalano e il potere centrale spagnolo rinascono nel 2017 e il 1°ottobre 2017 viene organizzato in Catalogna un referendum, vietato da Madrid.

La maggioranza degli elettori non partecipa al referendum, dichiarato illegale, mentre il 43% si reca alle urne, decretando la vittoria del Sì alla secessione della Catalogna, con il 90% dei voti.

La dichiarazione unilaterale d’indipendenza (DUI)

Il 27 ottobre il parlamento catalano, con una maggioranza secessionista, dichiara unilaterlamente l’indipendenza della Catalogna.

Conseguenze

Questa proclamazione è seguita immediatamente dallo stato di tutela a cui viene sottoposta la regione da parte del potere centrale, in virtù dell’articolo 155 della Costituzione.

Il Governo catalano è stato destituito e molti ministri arrestati. È stato emesso un mandato d’arresto contro Carles Puigdemont (capo del Governo catalano) e quattro dei suoi ministri, che hanno lasciato Barcellona e si sono spostati a Bruxelles.

Le elezioni del 21 dicembre 2017

Barcellona bandiere alle finestre

Durante le elezioni regionali del 21 dicembre 2017, convocate dal potere centrale, il partito Ciudadanos, a favore dell’unione con la Spagna, arriva in testa, ma non riesce a formare una coalizione per governare, in quanto i 3 partiti indipendentisti ottengono la maggioranza assoluta.

In percentuale, la Catalogna è divisa in due parti praticamente uguali: una metà dei catalani è indipendentista e l’altra metà unionista.

Difficile immaginare un percorso chiaro su questo complesso scacchiere politico. La questione dell’indipendenza catalana resta, dunque, un nucleo di incertezza, in quanto non è stato ancora raggiunto alcun consenso tra il Governo spagnolo e la Regione.

Barcellona e la sua gastronomia 

barcellona crema catalana La scoperta della cucina catalana

è parte integrante di qualunque viaggio a Barcellona. Tipicamente mediterranea, ma con un tocco di originalità proveniente dalla montagna, la gastronomia qui è autentica e principalmente preparata a base di olio d’oliva.

All’ora delle tapas, è tipico godersi sia pesce e frutti di mare, che carne e affettati. Non potrete sottrarvi al celebre “Pan con tomate”, deliziose bruschette su cui vengono strofinati aglio e pomodoro e condite con un filo d’olio d’oliva.

Dovrete anche assaggiare il fuet (un tipo di salame), il sanguinaccio, il prosciutto, la fideuà e molte altre specialità catalane, che si trovano nella maggior parte dei ristoranti di Barcellona.

Gli amanti del vino toccheranno il cielo con un dito, perché la Catalogna è la culla della viticoltura spagnola, con le sue vigne nella regione del Penedès, del Priorat o del Montsant.

I catalani sono appassionati di birra, la consumano frequentemente come aperitivo o accompagnamento dei pasti.

Il vermut, un vino liquoroso macerato con erbe, spezie e zucchero, è molto apprezzato nella regione.

Chi ama le bollicine si lascerà tentare da un calice di cava, uno spumante catalano che si trova in tutti i buoni ristoranti.

Per concludere un pasto con un po’ di dolce, a Barcellona non c’è niente di meglio della crema catalana: una crème brûlée a base di vaniglia e all’aroma di limone. Da leccarsi i baffi!

Il clima e il meteo a Barcellona

Barcellona lungomare

Barcellona gode di un meteo clemente e di un clima mediterraneo, mite in inverno e caldo in estate. Situata tra mare e montagna, la città è attraversata da brezze esotiche durante tutto l’anno provenienti sia dal mare che dall’entroterra.

dessin parasol

Se vi piace il caldo e la spiaggia, l’ideale è visitare la città in primavera o estate.

Anche l’autunno è una buona stagione per visitare Barcellona, perché le temperature sono miti e gradevoli e le strade si vestono di bellissimi colori.

Se amate la tranquillità preferirete l’inverno, tiepido e soleggiato a Barcellona, che permette di visitare la città evitando la folla dei turisti.

I trasporti a Barcellona 

Barcelone métro

In bici, metro, tram, autobus o taxi, non avrete problemi a spostarvi in città. Se arrivate in aeroporto, avrete a disposizione diverse possibilità. L’Aerobus, una navetta che collega l’aeroporto al centro della città in 25 minuti, è una soluzione rapida e comoda.

Se la Barcelona Card corrisponde al vostro profilo da viaggiatore, potrete approfittare di un numero illimitato di spostamenti in autobus o metro. Per ulteriori informazioni, consultate il nostro articolo.

Il mezzo più rapido per spostarvi a Barcellona è la metro, con le sue nove linee e la sua rete, che funziona dalle 5 del mattino a mezzanotte durante la settimana, fino alle 2 del mattino il venerdì e tutta la notte il sabato.

Le linee degli autobus sono 80 e servono tutti i quartieri di Barcellona. È una buona alternativa per chi non ama viaggiare sotto terra e vuole godersi il paesaggio. Per quanto riguarda i tram, non transitano nei quartieri più turistici e, quindi, non vi saranno di grande aiuto.

Ecco un articolo che vi fornirà alcune informazioni per spostarvi in bus, metro o tram a Barcellona.

dessin petit taxi

Se preferite spostarvi in taxi per una maggiore comodità, vi basterà individuare le auto bicolore che pattugliano la città giorno e notte. Considerate che una tratta in città vi costerà tra i 5 e i 10€.

Se avete fretta potrete ricorrere all’ autobus turistico.
Il Barcelona city pass è un buon modo per vedere l’essenziale dei siti di interesse senza complicarsi la vita!

Barcelona City Pass

  • Biglietti saltafila: Sagrada Familia + Parc Güell
  • Téléphérique, Bus touristique…
  • 10% sur Casa Batlló, Musée Picasso, Fondation Miró et bien d’autres !

Barcellona e le sue visite imperdibili

Barcellona_ interno della Sagrada Familia

Barcellona detiene il record mondiale del numero di edifici Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e conta non meno di otto siti. Avrete già capito che ce n’è di cose da vedere nella città di Gaudí!

Tra le opere dell’architetto diventato un vero e proprio simbolo del modernismo catalano, non potrete perdervi la la splendida Sagrada Familia, i cui lavori sono iniziati nel 1883 e andranno avanti almeno fino al 2026. La basilica immaginata da Antonio Gaudí è diventata il simbolo di Barcellona.

pavillon de la conciergerie

Ma non è l’unica opera di Gaudí che merita una visita. Non dimenticate di visitare il suo Parc Guell, per i suoi tetti dai camini variopinti, la casa Milà, dalle forme ondulate, o ancora la casa Batlló, per la sua architettura bizzarra e particolare.

Ma Barcellona è fatta anche di mercati al coperto dai mille colori, il grazioso parc de la Ciutadella, il sublime Hospital Sant Pau, il suo magnifico e barocco Palau de la Música, il suo quartiere gotico e la sua cattedrale, l’avvincente museo Picasso e, ovviamente, Montjuïc, un rilievo che nasconde mille meraviglie. Visiterete soprattutto i suoi bellissimi giardini, la fondazione Miró, il Parco Olimpico, il Museo Nazionale dell’Arte della Catalogna o MNAC  o le sue spettacolari fontane magiche.

Alloggiare a Barcellona

Ostelli per piccoli portafogli, campeggi per gli amanti della natura, hotel economici o di lusso, ma anche appartamenti in affitto per chi non rinuncia all’indipendenza: Barcellona vanta un’offerta molto ampia per gli alloggi.

  • Ricordatevi di prenotare in anticipo, specialmente in alta stagione, perché le occasioni migliori si esauriscono in fretta!
  • Il campeggio non organizzato è vietato a Barcellona, così come in tutta la Spagna, e non potrete, quindi, piantare le vostre tende in spiaggia.

Il FC Barcellona, un club leggendario

Calendario del FC Barcellona bandiera Camp Nou

È impossibile parlare della dinamica Barcellona senza soffermarsi la sua squadra di calcio! La città vibra e respira al ritmo del Barça, probabilmente il club più popolare in Spagna. Fondato oltre 100 anni fa, il Barça non ha affatto perso il suo splendore, anzi: è la squadra europea più premiata del XXI secolo.

I tifosi più appassionati non tarderanno a consultare il calendario delle partite del Barça o a visitare il Camp Nou, lo stadio in cui gioca il FC Barcellona dalla 1957, anno della sua inaugurazione.

Nei giorni di partite importanti, alcuni negozi chiudono prima e i bar si attrezzano con maxi schermi per riunire tifosi venuti da tutto il mondo. Se vi trovate a Barcellona in quell’occasione, approfittate dell’atmosfera, immergetevi tra i catalani e vivrete un momento unico di autenticità e passione!

barcelone ballon du barça

Tra mare e montagna, tranquillità e vitalità, tradizioni e modernità, Barcellona e le sue innumerevoli sfaccettature non potrà che affascinarvi.

Per concludere quest’articolo, non abbiamo resistito al piacere di farvi scoprire questo bellissimo video in timelapse realizzato da Rob Whitworth, che illustra in maniera magistrale la magia di Barcellona!

Un ringraziamento speciale al fotografo Ramiro Torrents, insegnante a Paso de Luz, per la magnifica foto di copertina di questo articolo!

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